Ma tutto non può finire qui.

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Settecolori
view post Posted on 16/11/2008, 12:19




Ma tutto non può finire così.
Prologo



"C
redevi che ti saresti liberato di me, Wildcat?" dico lentamente mentre mi avvicino a lui. Un silenzio lascia proseguire quello stupore notturno. E chi lo sarebbe mai potuto immaginare, che dopo cinque anni, li avrei rivisti tutti? Ricordavo i loro visi come allora, ricordi vividi nella mia mente. Anche se ora eravamo un po' diversi, cresciuti. Ma quello che era successo all'East High era vivido e fantastico che mai. "Te l'ho saresti aspettato tutto ciò?" mi risponde Chad, cercando di liberarsi della mia domanda di prima. "No, ma ne sono felice" rispondo stringendolo a me. Stanford, Julliard, Barkley unite. "Se nasci Wildcat ,resti per sempre un Wildcat.." inizia a dire Chad, vuole che la continuo io questa frase. "E i Wildcats non si separano mai." continuo sottolineando l'ultima parola. Lui mi rivolge un sorriso, finalmente li avremmo rivisti tutti i nostri amici. Le due nuove coppiette, e i nostri cari Troy e Gabriella. Ma forse qualcosa era cambiato veramente? Preferisco non dubitare di niente, altrimenti non sarei felice. " Non di preoccupare, Taylor." Mi consola Chad, dandomi un bacio sulla guancia. "Ancora non ci credo, Wildcat." gli rispondo mettendomi in punta di piedi. Avere le università a 56 km. di distanza e avere Troy e Gabriella come amici, serviva anche a questo. "Neppure io, scienziata mia." mi rispose Chad ridendo. Gli scompiglio i ricci, come al solito per poi limitarci ad aspettare il giorno seguente. Ma forse è meglio raccontare tutto dall'inizio...

Tutto finisce, ma ciò non finirà mai.
Qualcosa finisce per poi iniziare.



26.06.2008 Albuquerque, New Mexico.

Ultimo mio giorno di scuola all'East High School. No, il tempo non può essere trascorso così in fretta. Non voglio andare all'università. Ma dallo scorrere del tempo non si può scappare mai. Oggi sarò diplomata, e dovrò dire addio a tutti tranne Gabriella, la mia migliore amica, che andrà all'università con me; ma soprattutto addio Chad. Questo è un addio per me insoportabile, ma nella vita.. succede di peggio. Arrivo in anticipo a scuola per godermi quell'ultimo e spero interminabile giorno. Mi sistemo il cerchietto mentre penso a tutti. Troy, alias l'uomo del basket, devo ancora impararlo a capire; Gabriella, la ragazza più carina della scuola e la vincitrice del decathlon scolastico di scienza, sempre vinto negli anni precedenti dalla sottoscritta, alias la mia cara sorellina, tata.. la mia migliore amica; Sharpay, soggetto interessante, snob, ambiziosa, non la capisco per niente, ma la devo imparare a sopportare, non capisco ancora come possa essere la ragazza più famosa e rispettata della scuola, lei che si crede una dea in terra; Ryan, un ragazzo simpatico, gentile, certe volte folle ma sorvoliamo, mi domando perché Kelsi appena nomino il suo nome, avvampa improvvisamente... Cerco di non pensare a Chad, altrimenti scoppio in lacrime, e oggi di piangere non ne ho voglia. Chad, quanti bei ricordi. Ok, sto diventando nostalgica, ma poco importa. E poi proprio oggi, non potrebbe capire tutto ciò? O rimane a fare il buzzurro con i Wildcats? Taylor, smettila di continuare a immergerti nei ricordi, devi cambiare pagina.. penso ma qualcuno mi ferma, mi vedo davanti Chad con un sorriso smagliante. Più bello del solito, con la sua maglietta arancione sgargiante. Proprio quel giorno, erano tre anni che ci conoscevamo. "Ciao Chad." mormorò sorridendo. Io ero meno elegante del solito, un semplice vestito bianco con una fascia nera, tanto entro poche ore sarebbe stato coperto dalla tunica da diplomati. Mi guarda negli occhi e alza le punte delle labbra per rivolgermi un sorriso più dolce del solito. Si mette seduto accanto a me, seduto sul muretto. "Ciao Taylor.. come va? Ti vedo pensierosa." mi chiede con fare premuroso. Arrosisco senza un perché. Dopo un istante, sto quasi per piangere. Lo abbraccio e dico: "Non può finire così quest'anno. Volevo che fosse indimenticabile, ma invece no. Il balllo è stato bellissimo, la partita anche, ma non può e non deve finire così." La mia voce si trasforma in un continuo singhiozzo. Mi accarezza il viso dolcemente e mi asciuga le lacrime. "Quest'anno non finirà mai, Taylor, rimarrà nei nostri cuori per sempre. Nemmeno io che odio la scuola, non voglio andare all'università. A 56 km. da tutto. A 56 km. dalla mia vita." dice stringendomi al suo petto. Mi sento per un attimo bene. Sentendo quelle parole, capisco o forse mi illudo di qualcosa?"Stanford e Barkley, 56 km. di distanza da te, Chad." dico ormai infossata nella sua maglietta. Quasi quasi mi pento di ciò che ho detto, ma glielo dovevo dire. "56 km. da te, Taylor." dice sorridendo mentre mi spettina dolcemente i capelli. Divento paonazza e lui idem. Alzo la testa pianissimo, quasi impercettibilmente, per avvicinarmi alla sua. Lui invece l'abbassa per avvicinarmi alla mia. Ora o mai, adesso o no. Quando le nostre labbra hanno un impercettibile contatto, gli occhi si chiudono, Gabriella mi si para davanti e mi urla: "Ciao sorella!" Cado dal muretto per lo spavento, finendo nel campo da basket di quegli galletti starnazzanti del 2° anno. Chad mi porge la mano per aiutarmi a risalire, mi aggrappo e in un istante sono su. Vedo anche Troy insieme a Gabriella. Sorella?! Ma ti rendi conto del colpo che mi hai fatto prendere? le chiedo stranita. Mi guarda con gli occhi dolci, noto che è più elegante del solito, una tunica bianca svolazzante. "Scusami.." dice con aria offesa. L'abbraccio, "Dai tata! Non ti preoccupare." dico sorridendo. Lei si sente subito meglio, io e lei siamo come.. telepatiche. Troy si appresta a parlare con Chad. Gli mette la mano sulla spalla. "Ciao fratello." esclama dopo un attimo con leggero dispiacere. "Oggi è l'ultimo giorno, è-è impossibile. dice Chad con grande tristezza. So che andremo al college insieme ed è fantastico, ma non c'è la faccio. concluse dopo un sospiro. Guardo Gabriella in cerca di sostegno e poi le sussurro nell'orecchio con grande discrezione: "Ti devo dire una cosa, sorella." Gabriella sorride come se avesse capito tutto. "Pure io, Tay." mi dice mentre scendo dal muretto e ci allontaniamo dai WIldcats impegnati in una discussione che ci vede protagoniste. Appena ci allontaniamo, la guardo con circospezione e le dico: "Prima dimmi te..Ti vedo estremamente felice." Mi prende per le mani ed esclama: "Verissimo sorellina! Io e Troy ci siamo messi insieme!" Esplodo di gioia. "Finalmentee! Ora te la devo dire io?" dico imbarazzata, la mia è una frivolezza in confronto alla sua. Ride e poi annuisce. Sai che sono curiosa.. mi dice con quella punta di furbizia che mancava da tempo nella sua voce. Prendo il respiro, forse questo è un segreto da non dire neppure alla migliore amica che hai, ma dovevo dirglielo, ciononostante preferisco dirglielo nell'orecchio...quello sarebbe stato il nostro segreto per sempre. "Io e Chad.." inizio a dire ma poi mi sento come mancare la voce. Gabriella rizza le orecchie, la vicenda si faceva interessante. Dopo un attimo mi riprendo e concludo la frase, facendomi aria con la mano, altrimenti sarei potuta svenire: "Ci siamo baciati." Gabriella mi abbraccia incredula e urla: E' fantastico! Lei è l'unica a sapere dai "tempi dei tempi", che ho una cotta incredibile per Chad, anche se i primi due anni lo prendevo in giro. Annuisco quasi sul punto di ridere. "Se quello si può definire così.." dico lasciando andare un leggero sopriro e abbracciando l'amica. Contemporaneamente arrivano Chad e Troy a interrompere il nostro abbraccio, con molta gentilezza, ma potevano evitare. Sorrido a Chad e per evitare di arrossire, cerco Martha e Kelsi in mezzo alla folla. Appena intravedo i boccoli di Kelsi, cerco di farmi spazio tra la folla per andare dall'amica mentre sento Troy che sussurra a Gabriella: "Sai... credo che noi eravamo destinati a stare insieme? Subito dopo, sento Gabriella dirgli "Hai ragione" e dargli un bacio sulla fronte. Quei due ragazzi, come sono dolci.. Mi fermo di scatto. Vedo una scena che non mi sarei mai aspettata.. Kelsi che si bacia con un ragazzo biondo, alto con un capello.. No, non può essere.. RYAN? Dovevi aspettartelo Taylor. Poi cerco Martha. Attaccata a Jason. D'un tratto, sento qualcuno prendermi a braccetto. Come arriveremo alla lezione della Darbus, Taylor McKessie? dice Chad sorridendo, sento subito che è lui, quanto mi piaceva quella cosa. Lo prendo anche io a braccetto e dico: "Potremmo arrivarci saltellando, Chad Danforth. Mi guarda e ride. Magnifica idea, signorina McKessie! dice per poi inziare a saltellare con me fino alla porta dell'aula, svarcando tutta quella folla asfissiante. Appena arrivati davanti alla porta, mi sorride. Mi sento il cuore in gola, immaginandomi il seguito di quella scena. Vedo una grande contentezza nei suoi occhi e sorrido. Contemporaneamente, io mi alzo sulle punte e lui si abbassa, fino a darci quello che io considero un bacio con la B maiuscola. D'un tratto qualcosa ci interrompe, qualcuno vuole entrare in aula e si fa spazio fra noi due. Perrrmesso! urla una vocetta acuta, seguita da alcuni passi di una persona abbastanza autoritaria, Tiara Gold. Ora riconosco quella voce, Sharpay Evans.. Se suo fratello non stesse con la mia seconda migliore amica, si potrebbe considerare già fucilata quella vipera. Io e Chad la guardiamo con disprezzo e sibiliamo, stringendo i pugni all'unisono: Sharpayy... Lei ci guarda stranita e dice con aria snob: Non sapete che è vietato pomiciare nel mio regno?


Addio ricordi,
benvenuto mondo.



"Signorina Sharpay Evans, lei non è l'imperatrice qui." dico guardandola con quella punta di odio, che mancava dal mio primo anno qui all'East High. Quanto la odio quando si atteggia così, da So tutto io, faccio tutto io. Mi restituisce quell' sguardo con quella amarezza che mi manca. "Oh, scusami. Ma sei tu che ti sbagli." dixe andandosi a sedere al suo banco, in prima fila. Particolare quel banco, rosa e con sfumature dello stesso colore della gonna di Sharpay, rosso amaranto. Indossa anche una specie di cravatta bianca, quel giorno, con su ricamate le sue iniziali, con una scrittura leggera e svolazzante. L'unica cosa che mi tira su è che questo, è l'ultimo giorno che la dovrò sopportare. Chad mi mette la mano sulla spalla e sospira, sperando in un attimo di tregua. Restiamo un attimo in silenzio, anche se il caos che proviene fuori dall'aula lo rende impossibile. Lui, ad un tratto, decide di interromperlo. Non badarla, Taylor. Dice cercando di convincermi. Gli rivolgo un sorriso. D'un tratto, sento una folata d'aria che mi scompiglia i capelli. Guardo, anzi cerco di capire chi ha infranto le leggi della fisica, superando con un solo scatto, la velocità del suono. Un ragazzo non molto alto, ma nonostante ciò dei Wildcats. Jimmie Zara.Alias, l'uomo razzo, altrimenti, secondo una definizione molto più colta e consona della professoressa Darbus, "audace scelta teatrale". Fan sfegatato di Sharpay, non so come faccia. Eccolo lì, con un fiore abbastanza bello, sembra un Nontiscordardime... Allora è così, Jimmie? L'ennesimo ragazzo della scuola con una cotta per Sharpay. Jimmie si avvicina a lei e declama come neppure il grande William Shakespeare era in grado di fare, le seguenti parole: Oh Sharpay, mia Sharpay; oggi è il tuo ultimo giorno qui e di ciò mi dispiace assai. Perciò, visto che oggi mi dispiace assai dirti addio, che ne diresti di darmi il tuo numero di telefono e un bacio sulla mia guancia? Oh mio dio, osceno. Se voleva essere ricordato in questa scuola, sarebbe stato sicuramente come uno stupido che va dietro alla "principessa di ghiaccio". Non avrebbe mai firmato nessun annuario di questa scuola, era destino.Beh, sicuramente ammiro la sua schiettezza, una qualità che vorrei proprio avere; ma la sua oscenità e sincerità in questo ambito, mai. Sharpay accavalla le gambe, mandando in visibilio quel ragazzo. No. dice secca Sharpay. La sua voce rimbomba nell'aula, in modo da essere più udibile di qualunque cosa, per Jimmy è un colpo duro. Infatti si dilegua in un istante, quasi contemporaneamente al suono della campanella. Ai sospiri di sollievo di me e Chad, seguono i passi degli studenti del terzo anno. Oggi avremmo dovuto dire addio tutti, a questa scuola, addio per sempre. Troy e Gabriella, Ryan e Kelsi, Martha e Jason; ma soprattutto Chad. No, non voglio, ma è impossibile negare tutto al tempo. Nulla si può negare all'unico essere impotente del mondo. Odio che tutto ciò fosse vero, odio che sia proprio oggi. A risvegliarmi dai miei pensieri, ci pensa la professoressa Darbus, la nostra ormai ex-insegnante di teatro, la cui deriva il famoso detto Il teatro non ammette i ritardatari..
Buongioornoo ragazzi! tuona la Darbus, facendomi quasi cadere dalla sedia. Questo è il vostro ultimo giorno qua, spero che il Drama Club vi abbia dato abbastanza possibilità di esprimervi, e ora dovrete continuare senza di me! concluse con la voce piena di commozione, seguita da un paio di sospiri di sollievo, da parte degli studenti che odiano la Darbus. Uno proviene dal banco accanto a me, Chad. Beh, con tutte le volte che è finito in detenzione a dipingere alberi per Twinkle Town. Tutta colpa dei cellulari o della campanella, come direbbe la mia amica pianista? Mille pensieri mi avvolgono la mente in un continuo vortice, cosa farò dopo questa pagina della mia vita. Anche dove andrò in vacanza, ma questo è un problema secondario. La professoressa elude ad un Drama Club tra le università, ma sono talmente distratta che non ci faccio caso. Nessuno sta attento, se non a pensare a chi li sta a cuore. Ad un tratto, la Darbus ci guarda, con circospezione, dal primo all’ultimo, Troy, Gabriella, Ryan, Kelsi, Sharpay, Zeke, Jason, Chad, e me. Ci guarda con aria autoritaria, ma piuttosto svogliata, come se fossimo amici da tanto tempo. Deve fare un annuncio, importante, molto importante..forse chi andrà alla Julliard? Fa un giro della classe, poi ritorna alla cattedra e ci riguarda. “Ragazzi, devo farvi un annuncio importante.. coloro che tra di voi andranno alla Julliard sono..” esclama con grande nostalgia, come se l’avesse fatta lei quella scuola. Ho indovinato, ora aveva solo quattro possibilità.. Kelsi, Ryan, Sharpay o Troy..
Trattiene il respiro per un nanosecondo poi annuncia: Complimenti, signorina Nielsen, lei andrà alla Julliard. Oh,sì! Qualcuna che se l'ha meritava veramente. Corro subito ad abbracciarla, e subito mi imita il resto dei miei e dei suoi amici. Anche se Kelsi non sembra felice, sembra quasi che stia per scoppiare a piangere. Tra tutti i suoi amici, cerca disperatamente Ryan, con lacrime troppo vigorose da essere trattenute. Non capisco il perché, è sempre stato il suo sogno. Anche Ryan piange, evidentemente dispiaciuto, si vede che non vuole seguire a sorella a Broadway ma stare con Kelsi. Appena si trovano, si abbracciano e tra i singhiozzi, lui le sussurra piano ma molto dolorosamente: "No, non voglio stare lontano da te. Solo a pensarci, sto male." Kelsi affonda la testa nella giacca di Ryan e sospira con un tocco di amarezza. Non voglio perderti... sussurra con la stessa lentezza e lo stesso timbro di Ryan, ma viene interotta da qualcosa. Un colpo di tosse della professoressa, che riporta attenzione in classe. Tuttavia... la Julliard, quest'anno, ha preso una decisione eccezionale. Mai presa prima. annuncia ancora la Darbus. Tutti, inclusa io, la guardano straniti. Cos'è prenderanno una seconda persona? No, Taylor, non farti strani pensieri. E' assolutamente impossibile. Sarebbe un eccezione storica. la Julliard ha deciso di prendere un seconda persona... COSA?! Una seconda persona.. Se le eccezioni diventano realtà, non sono più eccezioni, sono miracoli.Tutti, nessuno escluso, si voltarono verso Sharpay. Sui visi di Ryan e Kelsi, scorrono ancora le lacrime. Non volevano assolutamente essere separati quei due, Chad mi mette una mano sulla spalla per tranquillizzarmi. Ryan Evans, il nostro eccellente coreografo! Due urli di gioia interrompono quel silenzio durato fin troppo. Per l'unica volta in vita mia, mi verrebbe da alzarmi e abbracciare la Darbus, per quella grande buona notizia. M limito ad abbracciare Chad, felice che la mia amica abbia realizzato il suo sogno, insieme alla persona a cui tiene di più. Invece io e Gabriella, no. Lontani 56 km. dagli occhi, lontani 56 km. dal cuore. Passa un'altra mezz'ora tra pensieri, chiacchere, abbracci, rimproveri e discorsi. Suona la campanella all'insaputa di tutti, ci guardiamo tra di noi. 40 minuti e saremmo stati diplomati e abbandonati al nostro futuro. Usciamo spediti nei corridori, a togliere tutto ciò che resta nei nostri armadietti. Io mi dirigo al mio, il 318, tra la classe e il Club di Scienze. Quello di Chad è a dieci armadietti dal mio. appena, lui lo inizia a mettere apposto, viene raggiunto da una ragazza alta e bionda. Che sia...no. Non può essere lei, non può essere...SHARPAY?! Cosa gli avrebbe dovuto dire di così importante? Forse un invito a Lava Springs? Rimango appostata dietro lo sportello del mio armadietto, mentre origlio tutta la discussione. Non è da me, ma mi interessa particolarmente. Sharpay si avvicina con passo frettoloso a lui, e strilla con la sua voce da oca starnazzata: "Ciao Chad! Che ne diresti di un impegno estivo a Lava Springs quest'anno?" Mi verebbe voglia di mettermi ad urlare, ma cambio idea quando sento la sua risposta, naturalmente negativa. Appena finito di mettere apposto quell'ignobile armadietto che non si vuole mai chiudere; raggiungo gli altri e sospiro all'unisono con Troy e Gabriella: E' arrivato il momento di dirci addio. Naturalmente nessuno è felice. Neppure Ryan e Kelsi, nessuno. Ma Chad ci arriva alle spalle, facendoci prendere un colpo. Questo lo pensate voi.. ma direi che vi direte addio dopo la festa. dice sorridendo. Lo guardo meravigliata. Quale festa? Che festa? E soprattutto, chi ci aveva invitato? Quale festa, Chad? chiede Troy al suo caro ex-compagno di squadra, facendo roteare il suo pallone. Un secondo dopo, come se ci fosse l'eco, la domanda viene ripetuta da me e Gabriella. Quella della laurea, organizzata dalla egregissima East High! Esclama Chad, mentre ci porta tutti nel campo da calcio all'aperto. Addobbato a festa; rosso, oro e bianco circondano le tribune gremite di genitori e amici. Gli studenti se ne stanno lì in mezzo, pronti a dire addio alla scuola superiore, addio alla vita facile, addio agli amici ma soprattutto addio alle persone più care.


My High School Musical.
I Just Want The Rest Of My Life



Voglio che questo momento duri per sempre, ma è impossibile. Tra meno di venti minuti, dopo i discorsi di alcuni studenti del terzo anno, addio. Addio scuola superiore, è tempo di migrare verso un futuro. Sperando di non trovare in intoppi di vario genere, senza dispiacere, senza rancori, con scelte giuste e le persone a cui teniamo. Addio a tanti, se non a tutti. Ci lasciano metterci in ordine, in file ordinate, a seconda della sezione. Accanto a me, vedo tutti gli altri. Chad, Troy, Gabriella, Martha, Jason, Zeke, Sharpay, Ryan, Kelsi, Tiara e gli altri, ormai troppo lontani per essere riconosciuti. Tutte le nostre tuniche da diplomati, formano un'unica riga rossa, perché noi siamo tutti una cosa sola. Anche se tra alcuni, non ci conosciamo più di tanto, sono tutti ricordi. Gabriella guarda Troy con gli occhi che emanano uno strano luccichio, con quella punta di felicità che io mi sforzo di trovare, ma trovo che sia impossibile. Chad mi stringe la mano, notando che sono triste. "Siamo solo a 56 km. di distanza." mi dice sorridendo, dolce come non mai. Mi avvicino a lui e mi sforzo di sorridere. Avevo bisogno di una buona notizia. dico mentre noto i miei genitori sugli spalti, inclusa mia sorella, l'unica che crede in un possibile fidanzamento di me e Chad. Per me, l'unica cosa che mi importa, è averlo sempre qui accanto a me. Lo stringo a me, mentre le faccio la linguaccia. Lui arrosisce e poi ride leggermente. "Chi è? Tua sorella?" chiede stranamente curioso. "Esattamente.." dico contagiata dalla sua risata, così dolce e leggera. "C'avevo scommesso... approposito. Cosa farai quest'estate?" mi chiede dopo un'attimo di ilarità. "Starò a studiare sempre.., non farò nulla di interessante." rispondo aggrottando la fronte, che lui abbia qualche idea? "Perfetto. Dopodomani ti vengo a prendere alle otto." mi dice sorridendo. Io lo guardo meravigliata. Taylor, trattieniti dalla gioia! Andrai in vacanza con Chad, metà ignota. Fantastico! A togliermi dalla mia felicità, ci pensa come sempre la Darbus. Sale sul palco, trascinando quel lungo vestito pieno di fiorellini oramai appasiti dalla loro età, per chiamarci a fare i soliti discorsi. Tutti gli studenti sono in fremito, parenti idem, amici? Pure. La Darbus scruta tra la folla e cerca qualcuno da chiamare. Taylor McKessie! Sbuffo, immaginavo che sarei stata io la prima. Sorrido a Chad e mi incammino verso il palco. Salgo gli scalini, guardando gli altri, poi la Darbus mi porge il microfono e io lo prendo. "Mi dispiace ragazzi, che questo sia l'ultimo giorno in cui tutti noi ci vedremo. Fidatemi, avrei voluto conoscervi meglio tutti ma non ne ho avuto tempo. Dire che vi adoro tutti, è poco. Potrei stare a parlarvi ore, ma ho solo 5 minuti. Cinque minuti per dirvi emozioni di tre anni, impossibile. Io devo dirti un segreto, East High. A me avevano offerto il college a Washington, uno dei più grandi college dedicati alle scienze. Presieduto da discendenti delle donne che stimo di più in assoluto, con una borsa di studio senza pari. Eppure, ho scelto Stanford. Ho scelto l'amore e l'amicizia." dico tutto d'un fiato e poi cerco tra la stuola di studenti, lo sguardo di Chad. Perché tuttavia, Stanford e Barkley non sono così lontane, vero? dico dolcemente. Intanto vedo Chad sorridere, e avvicinarsi con un microfono. Ride leggermente. Mi guarda, cercando di smettere di ridere, ma la felicità è troppa da essere contenuta. Mai state più vicine. dice alzando poi quel microfono al cielo, come se avesse voluto far sentire al mondo intero ciò che aveva appena detto. Sale pure lui sul palco, ma dalla parte opposta alla mia. Si avvicina a me e mi stringe a se, mentre io sorrido. Tuttavia, avevo iniziato tutto io. Appoggio la testa sulla sua spalla, ma la Darbus interrompe quel momento perfetto. Visto che Chad è lì, accanto a me, decide di far fare il discorso a lui, mentre io vengo rimandata a posto, dove vengo accolta dal caldo abbraccio di Gabriella, lei sa sempre tirarmi su. Chad ci guarda e sorride. "Grazie Wildcats, anche se non siete della squadra, oramai vi chiamo tutti così. Anche io ho un segreto. Anche a me avevano offerto un'altra borsa di studio, a Los Angeles. Troppo lontano da qui, troppo lontano da ciò a cui tengo di più. Ho scelto voi, amici." dice poi con grande commozione, continuando a guardare solo me. "Perché ognuno è un Wildcats, nel proprio piccolo." conclude Chad, per poi lasciare spazio a Gabriella. Si avvicina con fare timido al microfono, per la sua timidezza quello è un grande problema. Rivolge un sorriso abbastanza svogliato a tutti. "Ciao East High, addio Wildcats. Alcuni di voi li rivedrò, gli altri mai più. Se non avessi imparato questi anni, ad essere forte, ora scoppierei a piangere. Ma ora sono forte, e le lacrime bisogna risparmiarle, perché di occasioni nella vita, per piangere, c'è ne sono fin troppe. Ora non ne ho voglia di piangere, tutti prima o poi devono imparare a volare via, dal mondo degli adolescenti, volare verso il futuro. ognugno ha il suo paio di ali, ma certe persone ne hanno solo una, e hanno bisogno di qualcuno per spiccarlo questo volo." sussurra Gabriella, piano piano nel microfono. Eh, quanto ha ragione. Il volo bisogna spiccarlo in due, altrimenti è troppo pericoloso. Un attimo dopo, sussurrò ancora stretta a Chad: Sai non devi parlare troppo di me, io sono sotto privacy.. Naturalmente scherzo. Lui lo capisce e mi spettina dolcemente i capelli mentre Troy sta per salire sul palco. Appena raggiunge il microfono, lo sistema in modo da metterlo alla sua altezza. La East High è una scuola dove ci hanno incoraggiato ad uscire dallo Status Quo e ad essere chi scegliamo di essere, dove un atleta sa preparare una perfetta creme brulè e la prima della classe è decisamente un fenomeno sulla pista da ballo...è un posto dove una persona, se è la persona giusta, riesce a cambiarci tutti...la East High vuol dire avere amici che rimarranno con noi per il resto della vita e credo che questo significhi in altre parole che siamo una vera squadra... perchè...se nasci Wildcat resti un Wildcat per sempre!
Quanto aveva ragione Troy con quelle parole, uscire da ciò per cui sei nato, per essere diverso, e cambiare tutto ciò che pensano gli altri di te.. questo è l'importante. Dopo si susseguono tutti gli altri discorsi, come un vortice continuo. Poi attimi di completo silenzio, io e Chad facciamo un giro del campo, insieme agli altri. Avevamo in mente un grande addio alla East High. Vedo Sharpay in un angolo, pensierosa. Non è al centro della scena come sempre. Come sempre con accanto il fratello. Ma quel giorno, lei è diversa, sta pensando a qualcosa di nuovo. Sussurra piano: Chad, Sharpay; Sharpay, Chad; Chad, Sharpay... suonano bene insieme. Oh, mio dio.


Goodbye East High.



Ora che i discorsi sono finiti, ci resta poco tempo, neppure un'ora, prima di dirci addio. Ma ormai dico io, fin troppe volte addio. Se mi voglio calmare, è meglio che dico tutto in spagnolo. Adios, non significa ciò che sembra.E' un arrivederci, non un addio. E spero veramente che sia un "adios". Ma ora, dobbiamo cantare e ballare, ragazzi, la cosa che adoriamo di più in assoluto, anche Chad ora che gli ho dato qualche lezione. E sì, sono riuscita nella mission impossible di far ballare Chad. Missione dove pure Ryan Evans ha fallito, ne sono fiera. E ora per ballare e cantare, dobbiamo aspettare che i maschi escano dagli spogliatoi, indossando le altre tuniche, quelle bianche, da inizio East High. Perché questa è una giornata che deve essere ricordata in ogni singola mente di questa scuola, in ogni singola foto, in ogni annuario, ma soprattutto in ogni cuore. Passano cinque minuti, io, Gabriella e le altre, siamo in gran fermento. Cioé, avevamo detto di fare con calma, ma non così tanta! Gabriella mi sorride, e poi mi abbraccia. Sono felice che andremo a scuola insieme, sorellina. mi dice dandomi una pacca sulla spalla. Io l'abbraccio. Pure io, e non sai quanto. dico sorridendo. Appena prima che Gabriella risponda, si vede sbucare, con grande sorpresa di tutte, Troy, dagli spogliatoi. Con tunica trible-face, rosso-oro-bianco. Wow, se devi fare una cosa, falla in grande. Guarda Gabriella e sorride, trattenendo una leggera risata. Whoo! urla un attimo dopo, scostandosi per lasciare spazio a Ryan che subito dopo dice: Andiamo! Sì, questo era un grande inizio. Un attimo dopo, Ryan corre vicino a Kelsi, per lasciare spazio alla sorella che grida con la sua vocetta leggermente stridula: Forza! Poi, usando un movimento rapido, si sposta a destra perl asciare spazio a Chad. Più bello che mai, tunica double-face, interno bianco, esterno rosso. Adesso un pò più forte! annuncia sorridendo mentre corre da me. Ci guardiamo attrono, stavamo facendo le cosa veramente in grande. Tutti, i Wildcats, il Drama Club e il Club delle scienze; tutti ma proprio tutti. Troy e Gabriella si muovevano in giro per il campo, come se stessero ballando un valzer. Si vedeva che stavano per mettersi a cantare.

Aspettando dal centro del palco il giorno del diploma,
è ora che il nostro futuro abbia inizio!
Cosa lasciamo, cosa portiamo con noi,

Non importa cosa, è qualcosa di cui noi facciamo parte!
Impariamo a volare.

Insieme, spalla a spalla.
Voglio solo che il resto della mia vita, sia meraviglioso come quello della mia



Ci guardano sorridendo, mentre si scambiano un dolce bacio sulle labbra. Continuano a ballare quello strano valzer, su una continua rullata di batteria. Più che un ballo, è una continua improvvisazione, veramente bellissima. Chad mi guarda e vuole che facciamo la stessa identica cosa, ma invece no. Per questo ci sarà tempo dopo. Ora dobbiamo dire addio East High. Sorrido gli stringo la mano e poi cantiamo insieme agli altri, continuando a seguire quella fantastica melodia:

High School Musical,
Chi dice che dobbiamo lasciarcela alle spalle?
E’ stata la parte più bella della nostra vita, il primo passo verso il futuro!
Continueremo a ricordare,

High School Musical
Festeggiamo il luogo da cui proveniamo!
Con gli amici che ci hanno accompagnato per tutto il tempo, proprio come,
La nostra High School, High School Musical!



Chad sorride, dandomi un piccolo bacio sui capelli. Si nota che ha sentito ciò che aveva detto Sharpay, e ora che c'era la sua strofa, le voleva far mangiare la polvere. Avvampo e mi stringo a lui. Guardo tutti gli altri, l'abbigliamento molto strano di Sharpay soprattutto, mentre lei e suo fratello iniziano a cantare la loro strofa.

Improvvisazioni senza copioni, nessuno li ha mai scritti, e adesso ne abbiamo la possibilità!
Un giorno ci guarderemo dietro,
I più bei ricordi che abbiamo mai avuto, tutte le canzoni che abbiamo cantato!
I giorni migliori, ma perchè dobbiamo dimenticarli?
Perchè il resto della mia vita non può essere come..
essere come la mia,



Si atteggiano come se appena finito questo loro "concerto", dovessero fare la fila per fare gli autografi. Ryan con una stuola di persone che lo inseguono, Sharpay con tutti i generi di fan che possano esistere, per lei basta che la portino in trionfo. Con quella tunica, la sua famosa "cravatta", risalta ancora di più, facendola credere una diva. Anche se ora dovevamo di nuovo attaccare con il ritornello.

High School Musical,
Chi dice che dobbiamo lasciarcela alle spalle?
E’ stata la parte più bella della nostra vita, il primo passo verso il futuro!
Continueremo a ricordare,
High School Musical
Festeggiamo il luogo da cui proveniamo!
Con gli amici che ci hanno accompagnato per tutto il tempo!
Proprio così!



Oh, mio dio. Ho il cuore in gola. Ora devo cantare insieme a lui. Non esce niente dalla mia gola, soprattutto quando mi prende la mano, per farmi fare una giravolta, fino a cadere tra le sue braccia. Non esce neppure un gemito, ma appena sento il calore del suo corpo, sento che c'è la posso fare. Tuttavia, siamo solo a 56 km. di distanza?

Adesso finalmente abbiamo capito
chi siamo veramente, c’è voluto un po’ di tempo
ad imparare a vivere per vedere la realtà!
Niente è mai impossibile, anche nel futuro con i suoi momenti no .
Ma noi avremo sempre la nostra High School!



Finalmente mi era andato via quel groppo dalla gola, era andata via tutta l'ansia, era andato via tutto. E ora sono pronta più che mai a tutto, anche a continuare questa canzone, e farla più bella che mai. Mi giro e vedo Gabriella e Troy che cantano di nuovo un loro pezzo.

Abbia inizio la festa, Divertiamoci!
Perchè il mondo altro non è che un grande palco, e tutto ciò che vuoi potrà essere tuo!


Avevano scritto quella frase per farla pagare agli Evans, perché chiunque è una superstar nel suo piccolo. Avevamo iniziato il nostro solito trenino, scostandoci uno dopo l'altro, solo che quest'anno aveva una variante: era a coppie. Ci guardavamo tra di noi e poi l'ultima strofa, poi ritornello e finale=Addio.

Puoi mostrarci la strada del nostro futuro?
Anche se dentro I nostri cuori sappiamo già quale sia.
L’ High School vivrà per sempre e più! High School, High School Musical!



Dopo questo, i nostri ricordi, dopo l'addio sarebbero stati ancora più vividi e possibili da ricordare, ma soprattutto, percé chi nasce Wildcat, resta un Wildcat, per sempre. E i Wildcats, non si separano mai. Questoè il nostro grido di battaglia, e lo sarebbe stato anche da separati. Mi alzo sulle punte e dò un leggero bacio a Chad, per poi partire con l'ultimo ritornello, mentre alcune lacrime mi rigano le guancie.

High School Musical,
Chi dice che dobbiamo lasciarcela alle spalle?
E’ stata la parte più bella della nostra vita, il primo passo verso il futuro!
Continueremo a ricordare,
High School Musical
Festeggiamo il luogo da cui proveniamo!
Con gli amici che ci hanno accompagnato per tutto il tempo, oh yea,
Voglio solo che il resto della mia vita, sia meraviglioso come quello della mia
High School Musical,
Chi dice che dobbiamo lasciarcela alle spalle?
E’ stata la parte più bella della nostra vita, il primo passo verso il futuro!
Continueremo a ricordare,
High School Musical
Festeggiamo il luogo da cui proveniamo!

Ora il finale, finale non solo di una canzone, ma di tutto ciò. Mi stringo a Chad, mentre ci dirigiamo insieme a Troy, Gabriella, Sharpay, Ryan, Kelsi, Zeke, e gli altri, sotto il magnifico tendone.

Tutti insieme sempre uniti!
Ricordi che dureranno per sempre!
Voglio solo che il resto della mia vita, sia meraviglioso come quello della mia
HIGH SCHOOL MUSICAL!!



E poi di colpo, nente. Musica, finita. Scuola superiore, finita. Ma dovrei dimenticare forse. Invece no. Io non dimentico. E' stata la parte migliore della nostra vita. Da dietro tutti noi, scende una scritta abbagliante a tre piani, che illumina tutto. Una scritta gigantesca con su scritto

"High School Musical"


Sorrido, dopotutto, perché dovrei dimenticare? Questi ricordi fantastici. Chad mi abbraccia, e mi asciuga quelle lacrime che si erano trasformate in strana gioia. Affondo la testa nel suo petto, solo così mi sento protetta. La mia felicità dura poco. Appena vedo un biglietto davanti a me, mi abbasso per raccoglierlo. Noto subito che è la scrittura di Sharpay, quell'odiosa. Una scrittura abbastanza frettolosa, ma elegante. Leggo quel biglietto, fatico un attimo a capire la scrittura ma alla fine il significato di tutto ciò mi è limpido.

"Quello che è tuo, tra poco, non lo sarà più, Taylor."




Fai che sia un brutto sogno o che sia uno scherzo.
Anche se prima o poi la verità verrà svelata.



Dopodomani è arrivato. Tra meno di 3 ore, partirò in vacanza con Chad. Come potrebbe dire Troy, "Ora qui con te, sento che è veramente estate."
Per me, sarà veramente estate, quando finalmente deciderò quale abito di questi mettere, non sono vanitosa come Sharpay, ma questa è un occasione importante... Sorrido immagiandomi già come sarebbe stato Chad oggi. Intanto dopo trenta tentativi, trovo il vestito perfetto. Lungo fino alle ginocchia, con tutte le sfumature dell'arancione fino al rosso. Si nota subito che oggi, sono allegra come non mai. Mancano trenta minuti, quando sento squillare il cellulare. E' arrivato un messaggio. Leggo sul dispay, il mittente: Gabriella. Sorrido e apro l'SMS. "Buona fortuna tata, e mi raccomando conquistalo! Anche Troy è con te. La tua sorellina." Rido leggermente, anche Bolton mi sostiene. Rispondo anche se quell'attimo di ilarità, mi rende quasi impossibile scriverlo. Grazie tata. Spero che vada tutto bene. Comunque lo conquisterò. Entro quest'estate sarà ai miei piedi, scommettici. E scommetti, che il primo giorno alla Stanford, ti dirò che ci siamo messi insieme. Poi invio. Tanto sa che scherzo, non sono mai seria su questo campo. Ma ho paura che capisca il contrario. Allora buona fortuna. E mi raccomando, che la forza dei Montez e dei Bolton, sia con te. Leggo qualche minuto dopo, ridendo. Scendo a fare colazione, saltellando sugli scalini per la felicità. Naturalmente trovo mia sorella Laura lì in mezzo. Capelli più spettinati del solito, alcuni la definiscono la mia fotocopia in piccolo. Mi guarda allibita e chiede con aria furbetta "Appuntamento con il tuo fidanzatino Chad? Mi sembra un po' prestino, sono solo le 7.30 del mattino." Si mette la mano davanti alla bocca per coprire un sbadiglio, ma si lascia andare con una leggera risatina. So che vorrebbe avere la soddisfazione del fidanzamento di me e Chad, ma invece no. Glielo dico con altre parole. "Parto con Gabriella, sto via per qualche giorno." Dico, nascondendo con una piccola bugia, la mia fuga con Chad. "Non ci credo, naaa. E' impossibile! Basta vedere come vi guardavate e vi siete baciati il giorno del diploma.." dice, guardandomi con l'aria di una che cerca la verità a tutti i costi. Io l'ho sempre detto che lei sarebbe perfetta per fare la procuratrice da grande, ma lei vuole seguire il suo idolo, Mariah Carey, e diventare cantante. E poi.. oh, mio Dio. Ora mi accorgo di ciò che ha detto, ci ha visti mentre ci baciavamo. No, ti prego, fai che scherza. Avvampo e poi dico imbarazzata: "Ma non è successo assolutamente niente tra di noi... Laura." "Invece no. Vi ho visti benissimo! Non potete più negarlo! Siete fidanzati! Fidanzati!" dice con fare accusatorio. Ora lo andrà a dire a Chaterin e poi, mamma lo saprà. Guardo l'orologio, non ho fatto colazione, e sono in ritardo di 2 minuti. Sorrido, pensando che finalmente mi sono liberata della mia personale rompiscatole. Prendo la valigia, il telefono, e mi fiondo a dare un bacetto sulla fronte della mia sorellina. "Ciao, ciao!" dico mentre scendo i gradini davanti a casa sorridendo. Bel tempo, sole che splende nel cielo. Canticchio quella nostra parte dell'ultima canzone della mia vita. Ho deciso di smettere di cantare, non sono fatta per quello. Non c'è Chad davanti a casa. Strano, di solito è sempre in anticipo. Mi siedo sulla panchina davanti al giardino di casa mia. Sfioro la valigia, stranamente nervosa. Che mi abbia dato bidone? No, ti prego. Fai che non mi tratti così. Passano trenta minuti, nessuno. Neppure la minima folata di vento. Nessuno e niente. Non il mio Chad, almeno. Accendo di nuovo il cellulare. Seleziono dal menù la rubrica, e cerco il numero di Chad. Ventiquattro squilli, li ho contati. Non risponde. Sbuffo, è veramente strano. Non è da lui, bidonarmi e non avere il telefono a portata di mano. Leggermente depressa, cerco il numero di Troy, il suo migliore amico dopotutto. Dopo neppure tre squilli, prende la chiamata. Pronto? Qui Troy Bolton. risponde con la sua solita voce squillante. "Ciao Troy, sono Taylor." dico cercando di non fare la stranita come al solito. Oh, ciao Tay! Come va con Chad? dice con fare malizioso. Oh, no. Un altro fissato come mia sorella. Mi ha bidonato, quel tipo. Ne sai qualcosa? dico sforzandomi di essere convincente. "COSA?! Chad ti ha bidonato?! Ora gliela faccio pagare io... Comunque io non ne so niente. Prova a casa sua." dice con fare innociente, sapevo che non centrava niente. "Ok, grazie Troy." dico mettendo giù la chiamata e dirigendomi verso casa Danforth. Sapevo dov'era quella casa alla perfezione, con tutte le volte che c'ero stata. Cerco di sorridere e suono al citofono. Chi è? chiede una voce con un non so che di metallico. E' la voce del padre di Chad. "Buongiorno signor Danforth. Sono Taylor, Taylor McKessie. Amica di suo figlio. Sa percaso dov'è ora?" chiedo cercando di nscondere quella irascibilità che avevo nella voce. "Non si trova qui, ieri mi ha detto che stamattina partiva.. andava a Liva Sprangs? No, Kava Springa? No.. Ah, ecco. Lava Springs." dice con un miscuglio tra incertezza e stupore. No, ti prego, fai che non sia vero. fai che non sia andato da Sharpay.. "Grazie signor Danforth." dico per poi allontanarmi dal citofono. Chad, io almeno ti amavo. Ora però ti odio.


Continua..





 
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YUMMY vaginal;
view post Posted on 16/11/2008, 15:26




Letta tutta.
Cioè io non davvero parole... sei bravissimaaaaaaa *-*

Continua Giadì, continua <3
 
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Settecolori
view post Posted on 16/11/2008, 15:28




Grazie Mora <3
Stasera nuovo capitolo, povera Tay ç_ç
 
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Settecolori
view post Posted on 17/11/2008, 13:58




Mio unico sogno, mio peggiore incubo.


“No, non sei il Chad che conosco. Il Chad che conosco, non mi avrebbe abbandonato, bidonato per fuggire con Sharpay. Te non sei il Chad che amo. Ancora non ci credo, ancora non posso, non riesco a crederci. Sono delusa, ti credevo diverso, mia unica ragione di vita. Mia vita. Ma a quanto pare, mi sbaglio.
Totalmente, sei uguale a tutti. Sono arrabbiata, delusa, stranita, incredula. Perché sapevo che di te potevo fidarmi. Ora non ti credo più, ora ti odio. Non ti amo più. Mai più.” Mormoro tra me e me. Ancora non credevo a tutto ciò. Il mio amore..non poteva essere fuggito con quella vipera, odiosa, vanitosa, snob e stronza di Sharpay Evans. Non poteva essere fuggito con la nostra peggior nemica. No, no. Invece sì, Taylor. Non devi negare la realtà, è vero. Più limpido della realtà, ma terribile come il mio peggiore incubo. Ma è impossibile… Invece no. Solo a pensarci, lo odio, ma anche lo amo. Il cuore, mi dice di amarlo..la testa? Di odiarlo. Probabilmente la scelta migliore è la seconda, è sarò irremovibile. Neanche se si scusa, lo perdonerò. Potrei andare a Lava Springs, e fargliela pagare. Ma forse starei ancora peggio di così. No, devo essere forte. Lui non è più la mia vita, non fa più parte della mia vita. Devo farmene una ragione. A Lava Springs, ci vado. Ma non da sola, con Gabriella. Mi infilo le mani in tasca per prendere il cellulare. Sbuffo, cercando di non piangere, mentre cerco il suo numero. Sette numeri dopo il numero del mio ex-amore, ex-vita, ex-migliore amico. Lascio squillare tre volte, poi lei risponde. “Ciao Gabriella, sono Taylor.” Dico con la voce oramai strozzata dalla rabbia e dalle lacrime. “Ciao Tay.. cos’è successo?” chiede allarmata, si nota subito che almeno lei ci tiene a me. “Chad...colpa sua. Non è venuto a prendermi, e.. è andato a Lava Springs, è andato da Sharpay.” La mia voce si era trasformata in un singhiozzo continuo, non parlavo., sussultavo. Di rabbia, odio, delusione, raccapriccio, angoscia. Gabriella resta in silenzio, respira piuttosto profondamente. Sembra.. stupita. “Non mi rispondi perché secondo te, ha ragione?! Io, secondo te, mi merito tutto questo?! Sono stata tre anni, da cani, e per colpa di chi? Sua. Solo sua. E ora che ero felice, che ci eravamo baciati, finalmente; lui fugge con la mia peggiore nemica. Con la persona che odio di più al mondo!” grido scoppiando in una rabbia incontrollabile, mi pento subito di come le ho urlato. “No.. non è Chad, questo.” La sento mormorare. “Infatti, gliela voglio far pagare. Non può lasciarmi, come se fossi il suo giocattolo. Ti va di venire a Lava Springs con me, Baby G? Ho un bisogno disperato di sapere la verità.” “Anche io la voglio sapere, Baby T. Tra venti minuti, sono da te. Mi porto dietro pure Troy, potrebbe scoprire la verità meglio di noi.” Dice cercando di consolarmi. Io cerco di sorridere e mormoro: “Grazie, almeno te sei un’amica.” Dico cercando di trovare un po’ di felicità. “E di che, Tay. Serve a questo avere delle amiche.” Dice lei, per poi chiudere la chiamata. Sospiro, con leggero sollievo. Ma non serve a niente. Dopo appena cinque minuti, rieccomi di nuovo a casa, anzi davanti casa, ad aspettare che Laura mi apra la porta. Dopo un minuto, ecco che mi apre e sfoggia un sorriso allibito e stupito allo stesso tempo. “Vacanze veloci... già tornati?!” Dice con aria maliziosamente furbetta. Vuole estrapolarmi la verità, ma non c’è la farà mai. “Ah, volevo salutarti Laura. Parto con la Gabriella. E mi raccomando, non pronunciare più il suo nome.” Dico per poi abbracciarla. “Il solo sentirlo, mi far.. star male.” Dico sorridendo per la sua stupidità. Si sarebbe dovuto vergognare di lì a poco. Lei non risponde, si vede che è stupita e vorrebbe dire qualcosa, ma tace, e fa bene. Sorrido, le do il solito bacio sulla fronte e chiudo la porta mentre davanti a me, vedo Gabriella. “Andiamo?” Fa lei dopo un attimo. Annuisco, mentre lei mi fa strada verso alla macchina, con Troy al volante. Mi sorride, evidentemente dispiaciuto per l’ accaduto. E così partiamo, il viaggio scorre piuttosto in silenzio, solo qualche parola lo interrompe. Eravamo stranamente di poche parole quel giorno. Dopo tre ore, eccoci lì. A Lava Springs. Il luogo dei miei incubi. Il luogo dei nostri incubi. Il piano era pedinarli quei due per tre giorni, ma io non ce la facevo perciò i primi tre giorni, restai sola e disperata.

02.07.08

Finite le indagini di Troy e Gabriella. Risultato? Sempre avvinghiati, sempre vicini. La mia pazienza ha un limite. Stasera la guarderò io la verità, come un film drammatico. E’ solo che non ci saranno pop-corn, solo lacrime, lacrime amare. Oserò guardarmi un film, dal vivo. Il film della realtà. E furiosamente, senza un respiro, arrivano le 19. Appena finito di cenare, scendo in giardino, più precisamente vicino al laghetto. Faccio qualche passo, cercando di trattenere le lacrime. L’erba è bagnata e appena tagliata, infatti emana un forte odore che per poco non mi dà la nausea. Alzo la testa al cielo, e poi torno a guardarmi intorno. Vedo due sedie in mezzo a quell’immensa distesa di verde. E due persone, sedute su di esse. Un moro e una biondina. Chad e Sharpay. Come nei miei peggiori
incubi. No, non poteva essere. Chad la stringe a se, e le dà un bacio, con una passione incredibile, che non aveva messo in nessun bacio dato a me. No, questo è troppo. Dire che sono arrabbiata e delusa, è poco. Anche lei, lo bacia. Ma non un bacio da amici, da fidanzati. Fai che io stia vedendo male, fai che questo sia un incubo. Sharpay gli sorride e fa:”Ci vediamo domani, tesoro.” Oh, cavoli. Fai che ho sentito male. Fai che non ho sentito. “A domani, Sha..” Dice lui, sorridendo. Posso dire che tutto ciò, l’ho visto solo nei miei peggiori incubi? Sì, m a questa è assolutamente la realtà. Purtroppo. Appena Sharpay va via, mi cerco di avvicinare a lui, che se ne era rimasto bello spaparanzato lì su quella sedia. Faccio qualche passo, e lui mi sente. Si volta di scatto, e lo resto un attimo a guardare, sicura di ciò che sto per fare. Più bello che mai, sembra un angelo caduto nell’inferno. Mi sorride e mi dice: “Ciao Taylor! Come mai qui?” Si alza e si dirige verso di me. Vuole baciarmi, ma io lo respingo indietro violentemente, a tal punto che quasi cade sulla sedia. “Preferirei non essere qui, stronzo! Preferirei non aver visto, ciò che ho appena visto! Preferirei non averti visto, mentre ti baciavi con Sharpay. Preferirei dimenticarti.” Grido, mentre mi avvicino con fare minaccioso verso di lui. “Ma cosa ti ho fatto, Tay?!” chiede lui, imbarazzato. “ Ti ho visto! Hai disertato il nostro appuntamento e sei fuggito qui, dalla nostra nemica!” sibilo stringendo i denti. Pronunciare la parola nostra, mi fa male. Male da morire. “Oh, scusa. Me ne sono dimenticato..” dice lui, diventando paonazzo. “Non ti credo! Sono tre anni che mi riempi la testa di bugie. Sole bugie. Io amo un Chad Danforth, ma questo che ho davanti non è lui. E’ una sua copia. Identica. Ma non è lui, non sei te la persona che amo. La persona che amo..è rimasta alla East High.” Dico mentre la mia voce diventa un singhiozzo. “Ma io ti amo, Taylor. Più della mia stessa vita.” In un qualsiasi altro momento queste parole, mi avrebbero fatto piacere. Ma ora no, le considero una presa in giro. “Anche io, ma ora non più Chad. Ora ti odio.” Non mi pento di averglielo detto, se l’ho merita. “Ma cosa ti ho fatto? Perché mi odi?” Dice lui, guardandomi con fare disperato. “Perché sei così.” dico per poi inspirare profondamente. “Addio Chad, addio. Per sempre.” dico per poi andare via per sempre da lui. Per sempre dalla mia ex-vita. Per sempre dalla parte più bella della mia vita. Neppure io mi riconosco più, ma sono fiera di questa mia scelta. Addio Chad, addio per sempre. E addio significa “a mai più rivederci.” Ti odio. Tua per sempre Taylor. Do I miss You? Never.
 
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3 replies since 16/11/2008, 12:19   384 views
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